something about me

霸王别姬

bàwáng biéjī



At sixteen I am a nun
My hair shorn at youths prime
Yet I am a girl, not a boy.
Why must I wear these sexless robes?
I see the joyful couples pass...





Atticus,

"Il tempo per leggere è sempre tempo rubato. (Come il tempo per scrivere, d'altronde, o il tempo per amare.) Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere." (Come un romanzo di Daniel Pennac)

Non saprei dove iniziare. D'altronde,non sono mai stata brava con le presentazioni.
Sapete per certo che sono una persona di sesso femminile. Ciò è tanto,perché se avessi avuto una crisi di genere in questo periodo,è probabile che mi sarei spacciato per un maschio. Passata la crisi di genere,ho ricominciato a usare pronomi personali femminili e a scuotere le natiche alla Beyoncé. Decisamente,mi mancava essere una donna.
Mi piace immedesimarmi in entrambi i generi perché non mi dispiacciono. Talvolta posso pensare come un uomo,giocare ai Lego e scatenarmi a ritmo di musica hip-hop.
Ho dato un taglio drastico ai capelli e le persone mi hanno qualche volta appellata con 'Hey,ragazzo!' e io timidamente rispondevo 'Scusa,ma sono una ragazza'.
Le persone non hanno mai capito questa conversione al sesso opposto e si divertivano a battezzarmi con il simpatico epiteto "la ragazza con il pene",giocherellando con il fatto che sembrassi poco femminile. Il gergo giovanile (nonostante io stessa sia una giovane ragazza) mi sorprende con i suoi neologismi e la grammatica inesistente.
Mi hanno chiamata vecchia a causa del mio ulteriore rifiuto verso le discoteche,i mozziconi,i cannoni ripieni di erba (non i cannoli,quelli sono deliziosi se ripieni di ricotta),il mio spirito calmo e i deboli sorrisi che affibbio a chi non mi sta simpatico.
Francamente,me ne infischio! Le discoteche stonano così tanto con la mia personalità,come il verde sta davvero male con il viola. Ballerei volentieri,questo non lo nego. Ballerei ovunque. Percorrendo la strada verso casa,aspettando che il bus si fermi alla mia fermata,durante una noiosa lezione di scuola. Dovreste vederle,le mie performance epiche lungo una strada! Le note sono a ritmo dei miei passi,le mie espressioni sono decise e la musica scoppia nelle mie orecchie.
Quindi il problema non è il non saper ballare.
Forse è il fatto che non sopporti che qualcuno afferri con forza le mie chiappe o che ammicchi malizioso l'occhio,alludendo al fatto che,sì,bambola te scoperei seduta stante.
A parte le imprecazioni volgari che escono dalla mia bocca e tutte le storie erotiche (o almeno,in parte) che mi sono letta,penso di essere molto casta. Non so cosa si prova ad amare qualcuno e raramente provo una vera attrazione amorosa.
Il modo cui mi relaziono con gli altri non presenta differenze per genere. Penso che il mio vero problema attuale non sia quello di prendermi un moroso,ma il fatto di farmi degli amici.
Quindi affido la scrittura delle mie storie romantiche alla poca immaginazione e alla figura dell'amore che mi sono fatta. Cerco di creare una magia simile a quella che mi hanno trasmesso le storie che ho letto. Cerco di far sognare.
Sarà forse il fatto che si debba bere? Affatto. Berrei volentieri,ma preferirei un pub. Lì non devi urlare per parlare con qualcuno.
Appunto è proprio per questo: amo il silenzio. Se non c'è silenzio,non si possono fare tante cose come studiare o leggere. Non si può pensare,e io ho un bisogno morboso di pensare.
Lo amo fortemente,il silenzio,come uno può amare la musica. Quanto tutto tace,i pensieri iniziano a popolare la mia materia grigia. E detesto che un posto dall'odore di materia umana che suda,mischiato a quello di dolcissimi profumi costosi mi privi di una tale necessità.
Penso di appartenere alla generazione sbagliata,forse è per questo che mi danno della vecchia nullafacente.
"Che fai?"
"Mmh,leggo e tu?"
"Che palle. Ma tu tutti i giorni stai sui libri?"
"Perché,tu stai facendo qualcosa di interessante?"
"Molto più divertente di quello che stai facendo tu."
"Tipo?"
"Guardo la tv"
Oh be'...Auguri,allora.
Forse leggere è una delle cose che so fare meglio.
Cosa sai fare?
So leggere.
Ed è tanto?
E' un dono. Quindi sì,è molto. Moltissimo.
Questa presentazione dei cavoli di Bruxelles è fin troppo grossolana per descrivere me stessa. Come un nome,il colore dei capelli,la nazionalità,il paese d'origine,la sessualità e vattelapesca.
Potete affermare di conoscermi almeno un minimo,quando leggerete le mie storie. Perché almeno in parte,penso che i miei personaggi mi assomiglino un po',come li ho descritti. Le storie che scrivo parlano anche di me e se vi piacciono posso dire che saremmo amici per sempre...sempre...sempre...
Mi chiamo Jessica.

Storie in corso:

  • Estate, arrivederci (fanfic su EXO,Song-fic,Introspettivo,Romantico)
Storie in travaglio,ancora da partorire:
  • Il professore (Originale,Introspettivo,Comico,Romantico)
  • Perché non voglio fare lo scrittore (Originale, Comico)
  • Marta sente i pezzi del mondo (Originale, Introspettivo, Angst)

counter
contatore

Commenti

Post più popolari